Guarda il video del Dott. Concetto Zuccarà di Udiamo, dove ci spiega le conseguenze della scelta di aspettare del tempo prima di risolvere un problema uditivo.
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Trascrizione dell’intervista al Dott. Concetto:
Purtroppo la mancanza dell’udito, il calo uditivo, è un qualcosa di subdolo; il paziente non se ne rende conto immediatamente, se ne rende conto quando già è troppo tardi, quando non riesce più ad interpretare i propri amici, il proprio figlio. Quindi quando arriva da noi se il calo uditivo è già presente lì da tanto tempo la riabilitazione sarà o un po’ più bassa rispetto ad un approccio più precoce, oppure un po’ più lunga, ci si impiegherà molto più tempo, proprio perché dobbiamo strappare il paziente dal suo comfort uditivo per portarlo in una situazione di normalità.
L’audioprotesista è un po’ come il fisioterapista: il fisioterapista delle orecchie. Per una persona che porta un’ingessatura per diversi mesi sarà necessario che la riabilitazione del fisioterapista duri qualche settimana. Se invece l’ingessatura di quella persona è durata due o tre settimane, il muscolo non si è messo a riposo per dei mesi e di conseguenza la riabilitazione sarà molto più rapida.
La stessa cosa capita con le orecchie, con l’udito. Se una persona ha un piccolo calo uditivo noi lo riusciamo a risolvere in tempi rapidi e in modo molto più semplice rispetto a che se una persona ha un calo uditivo e non si rivolge a noi in modo precoce, questo perché l’area centrale uditiva è rimasta ferma, non è stata più sollecitata e il paziente ha dimenticato di come si torna a sentire. Quindi bisogna gradualmente ri-educarlo a sentire quei suoni.